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  • Spacca Ossa al Lucca Film Festival

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    Scritta il 03/10/2022 in Eventi

    Lucca Film Festival '22. Salvo Picone e Vincenzo Pirrotta presentano il film "Spaccaossa". Prodotto dalla casa di produzione Tramp Limited di Nicola Picone, Spaccaossa racconta una Sicilia disperata, prendendo spunto dalla cronaca.

    Accolti da un pubblico festoso Salvo Ficarra e Vincenzo Pirrotta attraversano la platea del cinema Astra di Lucca per l'anteprima del film Spaccaossa. Presentato alle Giornate degli Autori della recente mostra cinematografica di Venezia, il film segna il debutto alla regia cinematografica di Vincenzo Pirrotta, noto attore e regista teatrale.
    Il soggetto del film prende spunto da una maxi truffa scoperta a Palermo, nella quale si inscenavano finti incidenti stradali per incassare alti premi assicurativi. Un gran numero di persone si offriva volontariamente per farsi "spaccare" le ossa in cambio di pochi "piccioli".

    Scritto con la collaborazione di Ignazio Rosato, Salvo Ficarra e Valentino Picone e girato interamente a Palermo, il film segue la storia di Vincenzo, tra gli organizzatori della truffa, responsabile di reclutare vittime a cui rompere gambe o braccia. Vittime disperate, bisognose di qualche soldo in più per tirare avanti, disposte a tutto per risollevarsi, vessate dal dolore e dalla povertà.

    Tra i protagonisti, oltre a Pirrotta, sono presenti Luigi Lo Cascio, Ninni Bruschetta, Selene Caramazza, Aurora Quattrocchi, Giovanni Calcagno e Simona Malato.

    Vincenzo Pirrotta e Salvatore Ficarra hanno le idee chiare: il loro è un film siciliano che parla in dialetto e che parte da un fatto di cronaca per riflettere su un degrado che appartiene a tutte le terre.
    Spaccaossa non è un film in cui si ride, è un film fatto per pensare, per far star scomodi gli spettatori e lasciarli andar via con qualche domanda in più.

    Con buona pace del pubblico in sala, giunto per omaggiare il comico.
    Spaccaossa è un film estremamente profondo, che traccia le linee di una povertà che non è solo quella dei soldi, dei "piccioli" che ritornano costantemente, ma è anche una povertà umana, culturale, nella quale siamo incapaci di vedere nuove risorse e valutare alternative. Una povertà che ci fa cedere a gesti che distruggono la nostra dignità.
    Si giunge ad una domanda fondamentale: "Quanto siamo disposti a mutilare il nostro amor proprio per accedere ai piccoli o grandi benefici materiali di cui abbiamo bisogno?"

    Lo sanno bene gli autori, che si soffermano dopo la proiezione per continuare un lungo dibattito sul film, nel quale si analizzano i caratteri, le situazioni, le ambivalenze dell'essere umano, cercando di raccogliere la verità da ogni punto di vista. Raccontare senza giudizio la meschinità significa accarezzare la vita e fornire un racconto sincero sul quale poter riflettere.

    Il vantaggio di assistere ad una proiezione in sala, alla quale intervengono gli autori, è quello di poter creare un confronto immediato e diretto tra causa (film) ed effetto (reazione del pubblico).
    Non c'è bisogno di spiegare niente, c'è bisogno di prendersi cura di quella ferita aperta in cui il film va a colpire, dando un nome a ciò che si è visto, per prendere le distanze da un dolore che unisce tutti e proprio per questo ci rende più consapevoli.

    Ficarra e Pirrotta hanno saputo accompagnare gli spettatori, rivelando una profonda cura e attenzione per questo progetto.

    Il film sarà disponibile in sala nel mese di dicembre, distribuito da Luce CineCittà.

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